PROVA LIV AVAIL ADVANCED PRO 1: ALL YOU CAN EAT Indietro
14 Ott, 2020
Duro il responso del
neurochirurgo sulla mia schiena: un anno e mezzo di stop forzato con bici
attaccata al chiodo. Consentito nuoto e poca corsa ma interminabili ore di stretching.
Centellino i giorni che mi separano al via libera a tornare in sella e mi
pregusto il sole che mi arrostisce la faccia mentre mi cucino le gambe sui
pedali. E finalmente quel giorno, agognatissimo, arriva. Quando Giant mi ha
proposto di provare la nuova Liv Avail mi è sembrato un segno del destino…
LIV
È il marchio di Giant
dedicato esclusivamente alle donne. Una linea di biciclette, di alta gamma,
progettate sul corpo femminile e per rispondere, con ogni modello, alle sue
esigenze specifiche.
AVAIL ADVANCED PRO 1 FORCE
La bici da Endurance,
edizione 2020, pensata per le cicliste che amano mettere tanti km sotto le
ruote in ogni condizione di fondo e di tracciato. Le caratteristiche della
Avail sono: una geometria confortevole, le ruote con profilo basso con gomme di
sezione super generosa, il cambio elettronico wireless e una rapportatura che
permette di affrontare qualsiasi pendenza, anche con polpacci ben poco
allenati.
IN SELLA
Il rapporto tra stack
e reach (527 mm/368 mm) porta a una posizione comoda non troppo caricata in
avanti ma che permette di essere aggressiva quando decidi di spingere forte sui
pedali.
La sella, firmata
anch’essa Liv, è anatomica e piacevole. Ottima per imbottitura e sagoma e ne ho
avuto conferma in fase di sprint con lo spostamento naturale del baricentro
verso il becco.
Promosso anche il
manubrio, rivestito da un nastro veramente efficace sia per la capacità di
assorbire le vibrazioni, sia per il grip anche da bagnato. Caratteristiche
importanti per le triatlete che, come me, sono abituate a guidare sempre senza
guanti.
Unico neo, per noi con le mani piccole, la dimensione ampia dell’appoggio sulle leve dello SRAM Force eTap AXS che obbliga a un’impugnatura a mano aperta, un po’innaturale. Apprezzabile la pulizia delle linee della bici resa ancor più essenziale dalla presenza dei soli due cavi dei freni, seppur non completamente integrati.
LA PROVA
Come di consueto ho testato
la bici su un percorso predefinito che riduce le variabili e mi permette confronti
a parità di condizioni. L’itinerario, che si snoda nel Triangolo Lariano, è
molto mosso con salite non troppo lunghe ma con pendenze significative, sequenze
di tornanti e falsipiani, a specchio, sui due rami del Lago di Como.
DISCESA
Strano ma il mio test parte
sempre con una discesa ripida e veloce in un susseguirsi di curve e di
tornanti. Già dai primi metri il feeling è ottimo, come se l’Avail fosse la mia
bici da sempre. Stabile, precisa, sicura, con una gran tenuta di strada. Un
terreno come la discesa, spesso ostico per molte cicliste, si trasforma in
divertimento puro. Le gomme da 32 mm garantiscono un grip e una tenuta senza
sbavature e anche i cambi di direzione repentini non mettono più paura. I freni
a disco fanno il resto, non tanto per la grande potenza, quanto per la
modulabilità e la capacità di affrontare qualunque imprevisto. La geometria
offre un buon compromesso tra stabilità e maneggevolezza. Il risultato finale è
quello di una guida in totale sicurezza che ti invita all’impugnatura bassa per
andare a cercare velocità prima tabù.
PIANURA
La posizione "pancia terra e
menare” è per me il vero test sul mal di schiena. Spingo forte sui pedali ma il
conto non arriva. Avail: approved!
Piattoni e mangia e bevi
sono i terreni dove questa bici conferma la sua natura Endurance. Geometria,
ruote e reggisella (con particolare sezione a D), che smorzano le vibrazioni,
ne enfatizzano il comfort. La comodità si traduce in possibilità di macinare
chilometri su chilometri senza assumere posture errate, di compensazione.
Ciononostante il carro ha una buona rigidità che permette una pedalata efficace e potente e pronti rilanci quando mi alzo sui pedali. Per me, che ho sempre utilizzato Shimano, abituarmi alla diversa filosofia di SRAM non è stato immediato e ci sono volute diverse sfollate prima di rodare. In effetti, a pensarci, il sistema è davvero intuitivo perché il movimento delle mani è identico a quello della catena sui pignoni.
Il paesaggio con il
passare dei chilometri assume nuove fisionomie ma una divagazione offroad
diventa il modo per disintossicarsi un po’ dal traffico lungolago ed esplorare
tutte le doti della endurance di casa LIV.
Gli antichi borghi e
i sentieri di montagna offrono tanta varietà di fondi: acciottolato, pavé,
ghiaia, sterrati, dove l’Avail mostra tutta la sua versatilità digerendo tutto, quasi, come una gravel. Il
cambio repentino di umore del cielo, si trasforma in uno scroscio sonoro di
pioggia, breve ma intenso. Le gomme sul
bagnato mantengono il grip e l’attraversamento pozzanghere un gioco da ragazzi
che non vuoi proprio evitare.
LA SALITA
Benedetto 10-33, santo
subito! Ero arrugginita e l’idea di rimettere le ruote sul Ghisallo e sulla
Nesso mi preoccupava un po’. Per fortuna la rapportatura agilissima della Avail
mi ha aiutato a superare ogni timore e la fatica. La guarnitura super compatta
46/33 con cassetta 10-33 permette infatti di affrontare anche gli strappi più
severi. Con una gambetta un po’ allenata ci si potrebbe permettere anche di
attaccare il Muro di Sormano, ma in queste prime uscite mi son dovuta
accontentare di portare le ruote sulla start line "MDS”, scattare solo delle
foto e fare dietrofront.
Con i suoi 8,060 kg in taglia XS la Avail non è certo una piuma e
le "gommone” da 32 mm non sono le migliori compagne di scalata, per un peso
come il mio. Però l’ho trovata molto efficace sia per la capacità di trasferire
la potenza dai pedali all’asfalto sia per la scorrevolezza delle ruote. Quando
in uscita dai tornanti mi sono alzata sui pedali e le ho chiesto di rilanciare,
lei mi ha seguito docile.
IL VERDETTO
Quando ho concluso il
percorso del test mi sono accorta di essere abbastanza fresca, rilassata e non
ancor sazia di pedali. Così, invece di puntare le ruote verso casa, ho
addentato una barretta e mi sono lanciata in strada a mangiare altro asfalto.
Il mood sarà lo stesso nelle uscite successive da farlo diventare il mio mantra
per la Avail: "finisce prima il sole della voglia di restare in sella!”.
La strada e la schiena
promuovono la Avail a pieni voti. È ideale per chi cerca una
bici all-round, comoda ma efficace. Un’affidabile amica, inseparabile per
lunghe giornate in sella, ideale per sfidarsi in un gran fondo e, perché no,
per provare l’ebrezza di impolverarsi sulle strade bianche.
Martina Folco Zambelli
Foto credits HLMPHOTO
Foto gallery con free download immagini test, previo accredito stampa
Abbigliamento del test
Completo Santini:
Maglia Tono Dune, Pantaloni Tono Puro
Scarpe: Gaerne Record Lady
PRO
- Versatilità
- Comfort
- Cambiate rapide e precise
- Fiducia in discesa
- Piacere di guida
- Rapporto qualità/prezzo
- Larghezza appoggio sulle leve
- Peso kg 8,060
- Colore unico
LIV
AVAIL ADVANCED PRO 1
SCHEDA TECNICA
Taglie: da XXS a L
Colore: Charcoal
Telaio: Fibra di carbonio
Advanced – Grade Composite
Ruote: Fibra di carbonio
Giant SLR 1 Disc 30 mm
Trasmissione: SRAM Force
eTap AXS; guarnitura 46/33; cassetta 10-33 (12V)
Freni: a dico, SRAM Force
AXS idraulici
Gomme: Giant Gavia Fondo 1,
32mm, tubeless
Sella: Liv Contact SL
Peso rilevato: 8,060 kg
(taglia xs)
Prezzo: 4.999,00 euro
Geometrie
Angolo tubo sella 74,5°
Angolo sterzo 70,5°
Lunghezza carro posteriore
420mm
Stack 527mm
Reach 368 mm
Interasse 995mm