PROVA ENVILIV ADVANCED PRO 1 DISC 2021: IL VENTO SEI TU Indietro

16 Dic, 2020

PROVA ENVILIV ADVANCED PRO 1 DISC 2021: IL VENTO SEI TU

La nuova bici aero di casa Liv… ergonomia aservizio dell massima potenza    


 

di Martina Folco Zambelli



La complicità si sa è donna ma la competizione non è da meno. Se poi la donna è la tua amica d’infanzia, che macina km in bici come fosse un trattore e il meteo ci mette del suo con un tramonto da fiaba, il test bike, trasformato in sfida, diventa una giornata epica. Una di quelle in grassetto nel libro dei ricordi. La tenzone è quasi ad armi pari: stessa età, corporatura simile, stessa treccia bionda, che oscilla fuori dal casco cadenzando l’andatura, e soprattutto bici gemella: EnviLiv 2021 per la sfidante (io), EnviLiv 2020 per la (s)fidata amica. Ho dalla mia l’aver già provato in diverse uscite, tutte in piano, il modello in uscita il prossimo anno e averne preso la giusta confidenza, ma la mia rivale, che ci sale per la prima volta, ha qualche migliaia di chilometri in più nelle gambe… Terreno di sfida: il Mottarone.




LA FILOSOFIA DI LIV


Con il modello 2021 Liv conferma il successo della sua bici più stradaiola: la aero EnviLiv Advanced Pro 1 Disc, nata nel 2018. Con il passare del tempo Liv, la costola femminile nata dal colosso taiwanese Giant, ha rafforzato la filosofia del suo brand, dedicato esclusivamente alle cicliste e basato sulle formula delle 3F. FIT, FORM, FUNCTION: ergonomia, design, performance. Caratteristiche queste, ben delineate nella EnvilLiv che mostra una personalità aggressiva, in un look accattivante, nata per esaudire il desiderio della competizione su strada.




ENVILIV ADVANCED PRO 1 DISC 20121

La costruzione aerodinamica della EnviLiv privilegia la rigidità del telaio, per il trasferimento della massima potenza possibile, e leggerezza complessiva del mezzo per il risparmio di energie preziose. Fattori che assieme concorrono a realizzare una macchina racing molto efficace, reattiva, votata alla velocità.

La Enviliv preserva la caratteristica fondamentale di tutte le bici di casa Liv, la comodità, ma si distingue nel telaio per la futuristica e particolare sezione dei tubi in Advanced Grade Composite, per le ruote in fibra di carbonio a profilo alto, con anteriore e posteriore differenziato e una rapportatura ideale per sprintare e  raggiungere velocità elevate. A differenza del modello 2020, quello in catalogo 2021 torna in allestimento con il cambio meccanico. Ecco allora che la EnviLiv strizza l’occhio alle cicliste dalla gamba piuttosto allenata, con tanta la voglia di spingere sui limiti, oltre che sui pedali.





IN SELLA

Per il test ho utilizzato una bici in taglia XS. Il rapporto tra stack e reach (508 mm/371 mm) parla di una bici racing, reattiva, pronta allo scatto e capace di fendere l’aria.

La sella Alacra SL, esce anche lei dalla fabbrica Liv; è conformata sul corpo femminile e decisamente comoda. Forma e imbottitura sono ideali, concepite per ridurre al massimo l’attrito, che rischia di essere notevole nell’appoggio "abbondante” della posizione del corpo in assetto aerodinamico.

Firmato Liv anche il manubrio, piacevole alla guida, ricoperto da un nastro con ottimo grip e forte capacità di assorbimento delle vibrazioni. 




Pur avendo piena dimestichezza con il cambio Shimano, ho avuto invece qualche difficoltà nella gestione nel comando del deragliatore. In cambiata la mia mano, abbastanza piccola, tende a fare pressione anche sul comando del freno, con l’effetto sgradevole di rallentare proprio durante il passaggio al 52, in piena accelerazione!

La linea aero della bici è garantita anche dall’integrazione completa dei cavi ma la soluzione adottata di un ampio spacer di gomma sul tubo sterzo mi ha dato la sensazione di penalizzare un po’ la fluidità di manovra. Ed esteticamente non convince rispetto ad un bici bella, pregiata nel design e curata nei minimi dettagli e nelle finiture.





LA PROVA

Prima di questa sfida a colpi di pedale, all’ultima goccia di sudore, ho assaporato la EnviLiv su altri due banchi di prova. Un lungo, velocissimo, piattone, quello della ciclabile del Naviglio che da Bereguardo (PV) porta a Sesto Calende (VA) sul Lago Maggiore. E le due sponde dirimpettaie del lungolago di Como, da Bellagio a Dongo.

L’ascesa al Mottarone, è l’ultima prova e sarà come quella del fuoco: non sono una scalatrice e i kg di troppo da quarantena si faranno sentire. Disposta a incendiare le gambe ma a non mandare in fumo la volontà di arrivare in cima, assoldo l’amica rivale a cadenzarmi il passo. La sua treccia dondolante farà da ipnotico all’acido lattico.



 

PIANURA

La ciclabile del Naviglio, soprattutto nel tratto da Casterno a Somma Lombardo è la pista ideale. Un velodromo a cielo aperto con manto stradale perfetto, km su km senza soluzione di continuità. Ed è su questo asfalto nuovo, liscio come il velluto che la EnviLiv mostra la sua vera natura aggressiva: di macchina per la velocità. La posizione ergonomica è ben raccolta, bilanciata, pronta per fendere l’aria. È comoda in impugnatura alta ed estremamente efficace nell’impugnatura bassa quando si deve imprimere la potenza sui pedali. Se rilanci o le chiedi uno sprint ti segue scattante, fedele e reattiva. Ma le doti aero della EnviLiv le apprezzi nell’andature di forza, quando lavori a ritmo costante: la sensazione è che la bici ti rilanci l’energia impressa, senza alcuna dispersione. Il feeling aerodinamico è totale. E questo grazie alla robustezza e alla rigidità del carro, alla solidità del movimento centrale, e al disegno dei foderi della forcella che riducono l’attrito e la resistenza dell’aria.




In condizioni di vento quasi nullo, se non per la brezza termica del fiume che mi alita da dietro, le ruote in carbonio a profilo differenziato sono un plus valore. Davanti la Giant SL Aero 42 non pregiudica la maneggevolezza alla guida mentre la sorella maggiore, la SLR 1 Aero 65 montata dietro, produce il tipico effetto volano. Una volta lanciata la Enviliv tende a conservare a lungo la velocità impressa sulla traiettoria. Questo grazie anche alle gomme Giant Gavia AC, in allestimento tubeless, che donano grande scorrevolezza e fluidità di movimento alle ruote.





LA SALITA

Siamo a novembre inoltrato e i rigori dell’inverno si fanno sentire. Non tanto nelle temperature ancora accettabili ma per la scarsità di luce e le dense nebbie che ovattano la sera e il mattino. Con Giada, l’amica rivale optiamo così per salire al Mottarone: la fatica della lunga scalata (19km) sarà ricompensata in vetta dal panorama mozzafiato, quando il tramonto pennellerà di rosa il cielo e gli otto laghi sdraiati ai suoi piedi.

Saliamo da Arona. L’umidità avvolge le gambe fredde e la boscaglia fino a Gignese. Nell’andatura agile scaldiamo le gambe. L’amica sta davanti e tiene il passo in un silenzio surreale; unico rumore le nostre cambiate sincrone, sibilanti elettroniche le sue, metalliche le mie. Montiamo gli stessi rapporti con cassetta Shimano Ultegra 11-30 e guarnitura Shimano Ultegra 36/52 Giant Pro power meter. Inevitabilmente il cambio elettronico  si dimostra più sensibile, rapido e preciso. E ovviamente silenzioso rispetto a quello meccanico.


 

Sulla pendenza media al 6,2% la gemelle EnviLiv conservano le  doti racing e la pedalata fuori sella con lo spostamento di asse del telaio non fa pagare dazio per la robustezza del movimento centrale e non appesantisce la cadenza laterale. Invece sulle rampe con pendenza superiore al 12%, quando la fatica inizia a mordere le gambe, la ruota posteriore fa sentire il volume ed il suo peso.




Non so se più il freddo o la salita ci segano i respiri: sono sempre più ravvicinati. Le trecce prima baldanzose nella danza fuori sella, ora scivolano lente sulla schiena quando il corpo asseconda la chiusura degli ultimi micidiali tornanti. Sono bagnati di brina e lo siamo anche noi. Manca poco alla vetta. Nell’ultimo sforzo, spingiamo di lena pensando al ristoro che i colleghi fotografi e dronisti avranno allestito, certamente all’arrivo. Mi pregusto il tè caldo e un panino col salame…




Ma è una domenica di totale lockdown. Bar, negozi, ristoranti tutto chiuso. Con la pancia vuota ma gli occhi pieni di un immenso tramonto, con l’amica del cuore ci stringiamo un caloroso abbraccio. In fondo essere qui insieme, dopo 35 anni, è pur sempre una fortuna.



 

DISCESA

La discesa mi esalta, molto più della salita. Finalmente tocca a me stare davanti, alla mia amica non distrarsi con la mia di treccia che ora vola al vento. Il feeling è davvero ottimo. In posizione raccolta le caratteristiche aerodinamiche della EnviLiv diventano palesi.  Con pochi colpi di pedale la velocità diventa subito brivido e adrenalina. La sensazione di grande velocità è resa più piacevole dal senso di sicurezza che offrono i freni a disco Shimano Ultegra hydraulic. La frenata è efficace e puntuale.




La rigidità della forcella asseconda la precisione nella traiettoria e stabilità di guida ma quando il tornante è particolarmente chiuso o avvitato, il cockpit massiccio e l’ampio spacer di gomma fanno perdere un po’ di duttilità alla manovra.

La maledizione del lockdown è una benedizione di sicurezza sulla strada: è tutta per noi. Prima del centro abitato decidiamo di osare. Deragliatore sul 52, ultima scarica di watt sui pedali. Sarà anche stato l’effetto della pancia vuota, ma mordendo il manubrio nell’ultima discesa m’è sembrato di volare…


IL VERDETTO

Scese di sella, a test terminato, abbiamo la faccia congelata, il sorriso pure. Ma sono gli occhi a dirci che il divertimento è stato ben oltre la fatica. Ci battiamo un sonoro "cinque” di gran soddisfazione.

Le sensazioni sui tre percorsi, lungo veloce, collinare medio e corto ripido promuovono a pieni volti l’efficacia ergonomica della EnviLiv, la sua capacità aerodinamica e la sua natura aggressiva votata alla potenza e alla velocità. Senza dimenticare che il suo design particolare unito alla cura e all’amore per il dettagli.






PRO

- Ergonomia

- Comfort

- Trasmissione efficace di potenza

- Mantenimento della velocità

- Rapporto qualità/prezzo

- Design

 

CONTRO

- Spacer sullo sterzo antiestetico

- Colore unico

 

LIV AVAIL ADVANCED PRO 1 FORCE

SCHEDA TECNICA

Taglie: da XXS a L

Colore: Black Chrome/Chrome

Telaio: Fibra di carbonio Advanced – Grade Composite

Ruote: Fibra di carbonio Giant SLR aero 42/65

Trasmissione: Shimano Ultegra; guarnitura 36/52; cassetta 11-30 (11V)

Freni: a dico Shimano Ultegra

Gomme: Giant Gavia AC 1 700x25, tubeless

Sella: Liv Alacra SL

Peso rilevato: 8,170 Kg (taglia XS)

Prezzo: 4.599,00 euro

 

Geometrie

Angolo tubo sella 75,0 °

Angolo sterzo 71,0°

Lunghezza carro posteriore 405 mm

Stack  508 mm

Reach 371 mm

Interasse 972mm

 

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